Giorgia Meloni e l’abito indossato alla Scala di Milano: boom di critiche, il dettaglio non passa inosservato

La Premier Giorgia Meloni ha condiviso uno scatto alla Scala di Milano: sommersa di critiche, l’attacco di body shaming scatena odio sul web

Giorgia Meloni ha condiviso in questi giorni uno scatto che la riprende sorridente nella splendida cornice della Scala di Milano. “La Scala di Milano è un pezzo fondamentale della storia culturale italiana. Sono fiera di averla omaggiata assistendo all’apertura della stagione da Presidente del Consiglio” ha scritto in didascalia, raccontando la sua partecipazione all’evento.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Durante la cerimonia, le foto non sono mancate, Giorgia ha deciso di mostrarsi con i volti più importanti dell’UE, sempre sorridente, ma questa volta un po’ più imbarazzata: si leggeva la sua emozione sul volto, non è riuscita a fingere quell’impostazione sulla quale invece ha puntato soprattutto durante la campagna elettorale. Così, alla Scala di Milano, si è proprio presentata come Giorgia, e non come Giorgia Meloni, sfoggiando un lussuosissimo abito nero, scintillante con un intreccio al collo che sorreggeva il tutto, lasciando le braccia e la schiena scoperte.

Giorgia Meloni va alla Scala di Milano ma l’outfit non piace: dai commenti al body shaming, la situazione è andata fuori controllo

Giorgia Meloni vittima di body shaming
Giorgia Meloni vittima di body shaming

La Premier si sentiva a suo agio in quello sfoggio di eleganza, ma dopo le condivisioni social degli scatti della serata, ci ha pensato il pubblico ad inveire sulla scelta dello stylist. In sostanza, i commenti hanno sottolineato il fatto che il vestito invece di migliorarla, le calzava malissimo, mettendo in evidenza le braccia ‘poco femminili’ e ‘troppo grasse’. I commenti sotto gli scatti sono stati terrificanti e hanno evidenziato ancora una volta una piaga che purtroppo dilania sul web.

In particolare sui social network, dove soprattutto negli ultimi anni le app per la modifica delle foto hanno reso i corpi perfetti e i volti squadrati, eliminando spazio, sempre di più, alla verità, alla realtà che poi ci troviamo a vivere tutti i giorni con le nostre imperfezioni che appaiono quotidianamente davanti allo specchio. Nonostante la Premier non si sia ovviamente messa a discutere sulle critiche che le sono state rivolte, non è possibile non fare focus su come tutti i principi del politicamente corretto e del buonismo che si predica, che poi alla fine cadono giù con un niente, alla prima occasione adatta. Il body shaming è stato infatti uno degli atteggiamenti più trattati e criticati sul web, ma per quanto tutti sembrino d’accordo con l’idea che sia un comportamento scorretto, alla fine dietro lo schermo dello smartphone le persone si sentono più ‘giustificate’ a commettere atti sbagliati, dimenticando immediatamente i principi etici di convivenza in società. È così che lo scontro politico di buona parte d’Italia nei confronti della salita al Governo di Giorgia Meloni, sfocia in un odio online che non ha niente a che vedere con le sue idee politiche, piuttosto con la sua immagine estetica e sul suo fisico.

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