Addio reddito di cittadinanza, il governo ne cambia le sorti: le nuove regole

I cittadini si dividono in due: pro e contro, il reddito di cittadinanza ha diviso le acque. Gli ultimi provvedimenti dal governo

È da tempo che il governo continuava a ripetere che il reddito di cittadinanza non dava i frutti. A prescindere da come la si pensi, la verità è che gli aiuti economici non hanno risolto la spinosa questione del lavoro. La nuova premier Giorgia Meloni ha toccato il punto con il lungo discorso alla Camera: “Per chi è in grado di lavorare la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza ma il lavoro” queste le parole pronunciate. “Il lavoro deve essere seguito dalla formazione fino all’accompagnamento al lavoro, anche sfruttando a pieno le risorse messe a disposizione dal Fondo sociale europeo”. Così reciterà quindi la nuova linea del governo. 

Reddito di cittadinanza
Reddito di cittadinanza (Pixabay)

“Il reddito di cittadinanza ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per il Paese oltre che per se stesso e per la sua famiglia” ha continuato a specificare la premier, evidenziando le nuove direttive. Ma adesso allora cosa succederà? Vediamo le previsioni sui prossimi scenari cosa raccontano.

Il reddito di cittadinanza subirà dei profondi cambiamenti: la premier Giorgia Meloni vuole agire da subito

Reddito di cittadinanza
Reddito di cittadinanza (Pixabay)

L’aiuto statale sarà mantenuto per coloro i quali non sono in grado di lavorare, ma si dovrà trattare di persone che davvero possono dimostrare di essere impossibilitate. Coloro che fino ad ora l’hanno utilizzato anche senza reale bisogno non avranno più la possibilità di richiederlo e mantenerlo a lungo.

Questi i nuovi parametri. “La misura sarà ripensata e rimodulata” ci ha tenuto a sottolineare la Premier, da qui l’avvertimento per tutti coloro che saranno obbligati a rimboccarsi le maniche per trovare un lavoro sostitutivo. Il governo ha anche specificato che si lavorerà su nuove manovre che permetteranno un inserimento al lavoro graduale, con il giusto accompagnamento dovuto. Al momento le nuove direttive non sono ancora messe su carta, aspetteremo le ufficialità per confermare i prossimi operati.

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